Powered By Blogger

venerdì 2 ottobre 2015

I Fogli Volanti

Il documento qui riportato è raro ed importante in se stesso, oltre per la tematica che affronta; ma lo è altresì in quanto appartiene a quella serie di particolarissimi DOCUMENTI, appartenenti al PREGIORNALISMO (CHE VOLENDO PUO' FARSI RISALIRE AGLI ACTA DIURNA POPULI ROMANI).
 
In effetti, dal medioevo al XVII secolo si ricorse per le pubbliche comunicazioni - dato il diffuso analfabetismo -  all'uso di funzionari specifici, detti Cintraci (Cintraco) o Preconi (Precone), che convocavano nei luoghi istituzionalmente deputati (cioè di vasta risonanza sociale, pubblica e religiosa) il pubblico a suono di tromba. Gradualmente, crescendo l'alfabetizzazione, sempre nei luoghi come detto delegati,  si prese - dopo averli però sempre letti ad alta e ben comprensibile voce - anche la consuetudine di affiggere i documenti importanti per la vita pubblica sotto forma di avvertimenti a stampa su sostegni murari. Tra cui le Grida di manzoniana memoria, che costituiscono comunque termine panitaliano per la pubblicazione o attivazione pubblica per mezzo di comunicazione orale ed esposizione a stampa di documenti essenziali...

Non molti lo sanno ma il teorema moderno dello SBATTI IL MOSTRO IN PRIMA PAGINA era all'epoca intermedia enfatizzato, come scritto, con una SCENOGRAFIA ORRORIFICA CHE PER SVOLGERE IL SUO RUOLO AMMONITORE SULLA FOLLA UFFICIALMENTE CONVOCATA DA PUBBLICO BANDITORE OBBLIGAVA IL CONDANNATO A PROCEDERE RICOPERTO DEL SANGUE DELLE TORTURE SIN AL PATIBOLO.

Tuttavia, risalendo nel tempo, specie al XVIII secolo, ma ancora ai primi del XIX, si nota che l'informazione su svariati argomenti di vita pubblica e ordinaria venne consegnata ad una vera e propria forma di CRONACA, a sua volta, nei più variegati aspetti, affidata a strumenti particolari detti gergalmente "FOGLI VOLANTI" (MA ANCHE "RAGGUAGLI" E "NOTIZIE" SPESSO SEGUITI COME SOPRA DALL'AREA GEOGRAFICA DI COMPETENZA).

I FOGLI VOLANTI ebbero vita duratura e sopravvissero anche nel periodo in cui i GIORNALI PERIODICI SI ERANO ormai AFFERMATI (ADDIRITTURA PARTENDO DA FRAGILI ESEMPI NEL '600).
Contestualmente i produttori dei citati FOGLI VOLANTI, prima che questi divenissero palesemente obsoleti, cercarono di rivitalizzarli e conferire loro una certa vitalità con l'inserimento di STAMPE; QUALCHE VOLTA ACCOMPAGNATE DA IMMAGINI REALI ED ANCHE ORRIPILANTI, GRAZIE ALL'INVENZIONE ED USO DELLA MACCHINA FOTOGRAFICA: SI POTEVANO INSERIRE NEI SUDDETTI "FOGLI" DELLE RAFFIGURAZIONI DI SPETTACOLI DI GIUSTIZIA, POI USATE ANCHE - SECONDO UN MACABRO USO  OTTOCENTESCO - QUALI CARTE DA VISITA.

Ritornando qui a dissertare dei "FOGLI VOLANTI" è da dire che essi recavano in origine su 4/8 pagine l'esplicazione di vicende varie anche su cataclismi naturali [Distinta relazione ed esatto sincero ragguaglio dell'insorto temporale il Mercoledì 22 Giugno 1763 in Venezia con li danni e ruine cagionate (Venezia, per G.B. Occhi, 1763)]; qualche felicemente avvenimento come il riscatto dai Turchi di schiavi cristiani [Vera, e distinta relazione ossia nota del nome e cognome, e patria di n. 60 schiavi liberati dalla reggenza di Tunesi ( fine '700, verosilmilmente stampato a Venezia)]; resoconti di guerre e battaglie [Notizia autentica della distruzione della squadra francese avuta con lettera da Napoli, Napoli, il dì 3 settembre 1798 (senza luogo ma dello stesso anno)], di eventi mondani [Relazione dell'Ingresso di sua ecclelenza Girolamo Ascanio Giustiniani K.re Amabasciatore ordinario al Sommo Pontefice Clemente XIII. Rezzonico Veneziano Il Giorno 20. Novembre 1763 (Venezia, per G. B. Occhi, non indicata ma stessa data) ] quanto religiosi [Manifesto di ciò che si è veduto nel Gloriosissimo e Superbissimo Ingresso dell'Illustriss., e Reverendissimo Monsig. Federico Maria Giovanelli Patriarca di Venezia il giorno 2 Settembre 1776 (Venezia, per G. B. Occhi, 1776) ], di feste pubbliche e private.

Ed ancora FORME DIVERSE DI PROMOZIONE E PUBBLICITA'; NEMMENO ESCLUSI I "FOGLI VOLANTI" CONTRO LE PROMOZIONI INGANNEVOLI, I FRAUDOLENTI ED IMBROGLIONI, I CIARLATANI ED I "MERCANTI DI MERAVIGLIE",  CHE ALL'EPOCA PULLULAVANO, SERVENDOSI ANCHE DI PUBBLICITA' MENDACI.

E su tutto primeggiavano le notizie di CRONACA e specialmente di CRONACA NERA, specialmente le lugubri ma a loro modo folkloristiche RELAZIONI DETTAGLIATE DI "SPETTACOLI DI GIUSTIZIA", CIOE' DI PUNIZIONI, SE NON ADDIRITTURA ESECUZIONI PUBBLICHE, sia soprattutto la proliferazione di truffatori ed imbroglioni operanti tanto in CAMPO RELIGIOSO; CON BEN ORCHESTRATE TRUFFE TALORA VERTENTI SU MISTIFICAZIONI DI SANTITA' E MIRACOLI, MA TALORA PURE CON LO SFRUTTAMENTO DA PARTE DI TERZI DI PERSONE CONVINTE, PURE PER RAGIONI PATOLOGICHE, DEL LORO STATO DI VEGGENTI O SANTI quanto ancora  in CAMPO CIVILE AD OPERA DI CRIMINALI VARI, IMBROGLIONI, FRAUDOLENTI" .

Non erano esclusi in alcuni "FOGLI VOLANTI",  "RAGGUAGLI" e  "NOTIZIE" , A SCOPO DI PUBBLICA AMMONIZIONE, DI PREMONIZIONE E DI AVVISO CONTRO I VARI POSSIBILI PERICOLI (ma anche per le prime forme di quello che si potrebbe definire un embrione di "scoop" giornalistico capace di garantire vendite e tirature superiori), menzioni ad eventi concernenti la PERSECUZIONE DI MAGHI, STREGHE E VAMPIRI (ancora in essere nel pieno settecento, soprattutto in rapporto alla temuta e studiata presunta settecentesca Epidemia di vampirismo manifestatasi nell'Europa Centro - Orientale).
Siccome il VAMPIRO attirava tutto un complesso discorso sul pericolo del MOSTRO O COMUNQUE DELL'"UOMO NERO", parecchi FOGLI VOLANTI non trascuravano di citare incredibili storie sempre amplificate dalla SUPERSTIZIONE, specie se erano accadute in aree notoriamente poco conosciute e pervase di oscure leggende come la VALACCHIA.

 Questo "FOGLIO VOLANTE" o "RAGGUAGLIO" o "NOTIZIA" reca il seguente titolo Relazione d'un caso orrendo, ed esemplare/ Seguito il 25 del Mese scaduto 1763/ nella villa di Asola Bressana/ di Giacinto Gambin fiorentino/ d' Ann 59 in circa. La vicenda narrata è pregiornalistica, sospesa tra fantasia, mistero, superstizione e magari allucinazioni, ma data per reale vista anche l'epoca in cui la paura per Streghe, Mostri ed ultimamente Vampiri non era affatto venuta meno, anzi andava formando racconti popolari destinati poi in qualche caso ad influenzare oltre che l'informazione spicciola come in questo circostanza anche la letteratura orrorifica. Il rendiconto della vicenda è fatto con la massima serietà, segnalando nomi, luoghi, eventi anche nei dettagli: l'ambientazione, come detta il titolo è nel bresciano e precisamente ad Asola, luogo di lavoro ed affari per un Mercante di "Biade e grassina" che aveva fama di "Superbo Avaro e che, come relazionato, si era arricchito stando i tempi difficili e di guerra vendendo a prezzi smisurati i suoi prodotti. Un giorno però le cose mutarono ed un viaggiatore proveniente da Firenze gli recò la novella secondo cui i conflitti sarebbero terminati e si sarebbe già stipulata la pace. La cosa non giovava agli affari del Mercante che ne rimase profondamente addolorato e che "...diede in bestemmie, dicendo.... piuttosto che questo fosse la verità, vorrei divenir un Diavolo, ed esser scorticato, e della mia Pelle ne formasse tanti tamburi, purché seguitasser le Guerre". La bestemmia si sarebbe però evoluta in una maledizione a suo proprio scapito al punto che nella notte stessa sarebbe avvenuto l'orribile incantamento: molti elementi possono aver concorso, dalla sparizione dell'individuo alla sua probabile relazione d'una visione onirica: nulla è dato approfondire su queste vicende sospese tra sogno e realtà ma puranco ambizione editoriale di quello che oggi si nomina "scoop". La xilografia sul fronte offre l'esempio dell'incantamento avvenuto da vedere da un lato come narrazione di curiosità mondana ed esoterica e dall'altra ancora come forma di ammonimento - quindi con funzioni catartiche e di aperto contesto cattolico conservatore a fronte dell'espansione dell'Illuminismo- nel non proferire Bestemmie e tantomeno praticare sotto qualsiasi forma Invocazioni demoniache. Certo molti lettori prestarono la fede (poca) da darsi ad un consimile evento ma la loro fantasia ne venne eccitata presupponendo l'ampliamento di queste relazioni di presunta vita vissuta nel contesto della futura letteratura orrorifica.

Ancora nel '700 la CONDANNA CAPITALE come indicano gli stessi documenti comportava l'idea che dello SPETTACOLO DI GIUSTIZIA QUALE FORMA DI AMMONIMENTO ALLA RETTITUDINE [ In merito basta leggere il caso dell'esecuzione del ladro Rocco Gallo , condannato verso il 1730 (Torino, Archivio Storico Comunale)].
Tuttavia per superare i limiti del luogo dell'esecuzione (talora segnata da qualche lapide od obelisco "di infamia" come nel caso dei presunti Untori di Milano od ancora del congiurato genovese Giulio Cesare Vachero) e quindi far conoscere ad un pubblico sempre più vasto queste notizie da CRONACA NERA prese velocemente sviluppo presso ogni Stato una sorta di pubblicazione che è durata attraverso il XVIII e XIX secolo e che aveva nome di "DISTINTA RELAZIONE", "RAGGUAGLIO", "NOTIZIA" (anche poi detta "FOGLIO VOLANTE/FOGLI VOLANTI").
Era una sorta di PREGIORNALISMO DA CRONACA non solo NERA in effetti ma assai spesso mirante a dimostrare i successi del POTERE EGEMONE SIA DELLA CHIESA CHE DELLO STATO .
Accenniamo ancora con un esempio al fatto che questi FOGLI VOLANTI abbiano costituito una sorta di PREISTORIA DELLA CRONACA NERA... 
Si tratta di un FOGLIO VOLANTE, editato dal Vedrotti a Bologna verso la prima metà del '700 e, "ornato" di una vignetta figurata in xilografia al frontespizio, che dice già esplicitamente nel titolo la sua sorta di SUMMA offerta agli "appassionati dell'epoca di fatti criminali estremi ed orrorifici": esso detta infatti Nuovo Racconto Del crudele, e compassionevole Caso occorso in Alicante Di una Madre, che ha ucciso il proprio Figliuolo. Leggendolo vi si scopre un piccolo ARCHETIPO DI CRONACA NERA o se vogliamo un SAGGIO di quella che sarebbe divenuta LETTERATURA ORRORIFICA E/O DELL'HORROR. 
E non a caso il TERRIFICANTE FATTO DI CRONACA NERA è gestito in forma di "ballata" sì da sostenere vieppiù un ritmo incalzante e tormentante che sa "catturare e angosciare il lettore anche non attento" , pur nel breve spazio a disposizione...
Leggendo il CITATO FOGLIO VOLANTE tutto risulta, al di là dell'estrema gravità del fatto, amplificato, quasi obbedendo al recitativo d'una nascente sensibilità preromantica, lugubre e cimiteriale, peraltro connessa al crescente evolversi epocale di determinati problemi ed eventi sul tema. Le frasi sono calcate, i tempi disposti con giustezza, l'aggettivizzazione è colorita e più cercata del consueto...