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venerdì 11 gennaio 2019

Sul Mesmerismo

Fonte: Wikipedia
Una statua di Mesmer - Fonte: Wikipedia
La tomba di Franz Anton Mesmer nel cimitero di Meersburg - Fonte: Wikipedia
Sulla sottilissima linea che per secoli separò la giustezza dell'empirismo da vaghe esternazioni parapsicologiche, Franz Anton Mesmer, medico e filosofo tedesco (Iznang, lago di Costanza, 1734-Meersburg 1815), laureatosi in filosofia e in medicina a Vienna con la tesi Dissertatio physicomedica de planetarum influxum (1776), provò dapprima quali effetti potesse avere sull'organismo l'applicazione del ferro calamitato. 

Mesmer, col proseguire delle sue indagini, si persuase che non dalle calamite, o da altre sostanze calamitate, si sprigionava l'energia magnetica, bensì dal suo stesso organismo e dalle punte delle sue dita.
Scrisse allora la sua opera fondamentale, pubblicata in francese con il titolo Mémoire sur la découverte du magnetisme animal (Memoria sulla scoperta del magnetismo animale, 1779). In base alle sue nuove teorie (mesmerismo), cominciò quindi a magnetizzare direttamente i suoi ammalati, passando lievemente le mani aperte dall'alto in basso sul loro corpo (passi o passaggi magnetici), oppure mettendoli in contatto con sostanze sulle quali aveva effettuato le stesse manovre (Mesmer procedette addirittura a magnetizzazioni collettive caricando del presunto fluido l'acqua contenuta in una tinozza donde uscivano aste di metallo cui si aggrappavano i pazienti sì da riceverne quegli stessi effetti che avrebbero dovuto procurare a loro le mani del magnetizzatore).
Così in tal modo si andò affermando il MAGNETISMO ANIMALE, a sua volta in bilico fra giudizi entusiastici, interpretazioni parascientifiche e disquisizioni parapsicologiche: le osservazioni di Mesmer procedevano senza dubbio dalla buona fede, da particolari fondamenti di verità, a lui stesso forse neppur del tutto chiari, ma furono certamente demotivate dallo sviluppo di un'incontrollabile moda "scientifica" cui, per arricchirsi, presero ad ispirarsi guaritori sinceramente convinti, astuti imbonitori e personaggi non privi di carisma psicologico ma sempre operanti al limite del lecito, come lo stesso Giuseppe Balsamo, meglio noto qual Conte di Cagliostro.
Al giorno d'oggi è pressochè assodato che i vari fenomeni connessi al mesmerismo (tra cui si annoverarono crisi di vario genere, violenti stati emotivi - molto diffusi soprattutto fra le donne - e parimenti inspiegabili guarigioni) dipendevano da una concausa di interferenze tra cui l'ascendenza del magnetizzatore, la specificità delle tecniche usate ed ancora la peculiarità degli ambienti in cui avvenivano le sperimentazioni.
Mesmer osteggiato, anche per indubbia invidia avverso alcuni suoi "successi", dalle accademie scientifiche e in particolare dalla facoltà di medicina, nel 1778 si era già dovuto trasferire a Parigi, ove divenne rapidamente il centro dell'attenzione generale trovando numerosi seguaci non sempre onesti e convinti quanto era lui. Col tempo però anche a Parigi, come già a Vienna, la scienza ufficiale gli si schierò contro e le inchieste accademiche gli furono contrarie: decise quindi nel 1793 di abbandonare anche il suolo francese, finché dopo tante peregrinazioni cercò oblio e riposo nella terra natia, trascorrendovi operosamente, nell'aiuto disinteressato del prossimo, l'ultima parte della sua vita.
La "scuola di Mesmer" continuò tuttavia a far proseliti, nonostante le opposizioni accademiche, e purtroppo, come accennato già, nella sua pratica si alternarono ogni sorta di individui, da seguaci rigorosi a fantasiosi imbroglioni: mentre era oggetto di amori sviscerati e di feroci contestazioni, il mesmerismo, proprio per l'implicito fascino esoterico e magico, finì con influenzare il costume, le leggende, la stessa letteratura (basta ricordare, fra i Racconti di E.A. Poe il celebre "Caso del Signor Valdemar", tutto costruito su un'esasperazione paradossale e comunque ultraterrena, delle potenzialità estreme del mesmerismo. Giacomo Leopardi, peraltro, nel suo Zibaldone [4189, Bologna 28 Luglio 1826] fece cenno al mesmerismo senza alcuna ironia, ma come una nuova imperscrutabile frontiera della conoscenza, un ulteriore segnale di quanto ancora limitate fossero le conoscenze scientifiche dell'uomo:"....Oggi, con molta ragione, i veri filosofi, all'udir fatti incredibili, sospendono il loro giudizio, senza osar di pronunziare della loro impossibilità. Così accadde per esempio nel Mesmerismo, che tempo addietro ogni filosofo avrebbe rigettato come assurdo, senz'altro esame, come contrario alle leggi della natura. Oggi si sa abbastanza generalmente che le leggi della natura non si sanno...").
Il fatto più grave fu però dovuto al veloce passaggio di questa pratica "medica" nella sfera dell'occultismo e quindi, oltre le dimensioni della "medicina alternativa" o del tollerabile fenomeno salottiero, nel variegato campo dei "fenomeni di baraccone" gestiti dai mercanti di meraviglie cioè da quegli "pseudomaghi" (già perseguiti dall'Inquisizione ecclesiastica e laica) che a poco prezzo ostentavano ad un pubblico di "bocca buona" , in tendoni impiantati alla meglio sulle pubbliche piazze, esperimenti da saltimbanchi a volte anche molto pericolosi.
Mediamente questi squallidi seguaci del magnetismo animale si servivano della collaborazione di qualche poveraccia, a volte di qualche prostituta ammalata o vecchia ed ormai disposta a tutto pur di "sbarcare il lunario": poiché la suggestione non mancò di lasciare traccia su alcune collaboratrici lasciate sgomente e col cervello in rivolta da sperimentazioni prive d'alcun criterio, l'attenzione accademica e scientifica finì per ottenere la collaborazione della legge, allo scopo d'evitare certi incontrollati abusi. Così nel 1840 le autorità mediche vennero chiamate a giudicare in maniera definitiva la legittimità del procedimento mesmerico e nel 1840 si pronunciarono in modo tanto chiaro quanto negativo, non riconoscendogli alcuna validità terapeutica nè scientifica, negando l'esistenza del presunto fluido e precisando piuttosto che su soggetti deboli ed ignari, come soprattutto erano le Donne "per costituzione biologica e psichica maggiormente suggestionabili", la pratica potesse avere conseguenze negative se non funeste (gli scritti di Mesmer si leggono comunque acora oggi, per esempio in Le magnetisme animal, Parigi 1971 ).
Contestualmente anche la Chiesa affrontò la questione riprendendo le energie sopite del Santo Ufficio e soprattutto, sulla scia delle conclusioni mediche, giustificando il suo intervento quale uno sforzo morale contro quegli "avvelenatori" della mente - come i magnetizzatori - che soprattutto operavano sulle Donne, specie se giovani e graziose, in modo da perpetrare - seppur in forma modernissima - ora la fascinazione ora un maleficio d'asservimento onde piegarle ai desideri della propria libidine (cosa imputata allo stesso Cagliostro, stanco epigono del mesmerismo) o che opravano, in guisa di ruffiani, per assoggettarle ad altrui voleri, non escluse le forze diaboliche.
Senza dubbio, col concorso della scienza, la Chiesa ottocentesca riaprì inaspettatamente una pagina inquisitoriale su argomenti stregoneschi e una volta di più richiamò, da una postazione sempre misogina ed antifemminista, la pubblica attenzione sulla fragilità storica della Donna, vittima facile delle persuasioni occulte e, quindi, in modo per certi aspetti nuovi, relegata ancora entro la sua dimensione storica di Diversa: una Diversità magari nascosta sotto l'ambiguità paternalistica della Tutela istituzionale ma comunque sempre e comunque una Diversità.
Fenomeno che costituiva un modo, diverso nella forma ma costante nella sostanza, di mantenere in vita il solito discorso capzioso sulla fragilità femminile e di conseguenza sulla necessità per ogni Donna d'essere difesa, e quindi controllata, dalle Istituzioni - di qualunque forma e tipo - per non cadere vittima di quelle forme di Diversità che nella morale del tempo erano sempre e comunque espressioni di Perversione.
Per intendere questo basta leggere la petizione ufficiale del consorzio ecclesiastico al Sacro Palazzo romano per avere una sanzione definitiva del Mesmerismo: in modo esplicito con le prime parole e, poi più nascostamente ma pur sempre abbastanza bene tra le righe, si individua la valutazione riduttiva della Donna, la sua facilità ad esser "preda" per intrinseca debolezza (ma questo lo si deve leggere fra le righe!) e quindi quel suo particolare stato di "Diversa".
La richiesta di un intervento apostolico ed inquisitoriale, quasi immediatamente concesso, venne pubblicata, adespota, col titolo Sul magnetismo animale in Roma nel 1841 ad opera della Tipografia della S.C. De Propaganda Fide...

da Cultura-Barocca