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domenica 7 aprile 2019

I primi giornali


In Europa il primo giornale a stampa apparve all'inizio del XVII secolo - proposto nell'immagine di cui sopra - ed intitolato Relation aller Fürnemmen und gedenckwürdigen Historien vale a dire "Resoconto di tutte le notizie importanti e memorabili" che vide la luce a Strasburgo (al tempo città di lingua tedesca) nel 1609 ad opera dell'alsaziano Johann Carolus. Si distingueva dai contemporanei fogli d'informazione in quanto era editato ad intervalli regolari, in genere una o due volte alla settimana. Il primo periodico a riportare però la numerazione progressiva fu Alle de Nieuwe Tijdinghen ("Tutte le notizie recenti") di Abraham Verhoeven, stampatore di Anversa che nel 1605 aveva ottenuto il privilegio di stampare e diffondere tutte le future imprese degli arciduchi Alberto VII e Isabella. Si può supporre che nei primi tempi uscisse a intervalli irregolari, anche se solo a partire dal 1620 si conoscono pubblicazioni periodicamente regolari. 

Fu invece La Gazette di Parigi del 1631 il primo giornale a proporre avvisi pubblicitari. 

Il formato dei giornali del Seicento era piccolo, le pagine da 4 a 8 (in maniera conforme ai Fogli Volanti): li si editava mediamente stampandoli su una sola facciata, divisa al massimo in due colonne e senza titolazione.
Generalmente erano stampati su fogli grossolani, grigi con caratteri che rimanevano impressi a rilievo forte.
 
Il primo vero e proprio quotidiano risultò essere la Einkommende Zeitungen il cui sottotitolo dettava Resoconto degli affari di guerra e del mondo. Siffatta pubblicazione a dire il vero quando fu inaugurata nel 1650 a Lipsia ad opera del libraio Timothäus Ritzsch era solo settimanale evolvendosi nel corso di un decennio sin alla tipologia del quotidiano. 

Il primo giornale con un'impaginazione a colonne, alla maniera dei giornali moderni, risultò essere l'Oxford Gazette nel 1665 successivamente destinato ad assumere l'intitolazione di London Gazette.
 
Il giornale più antico tuttora esistente è la Gazzetta di Mantova, fondata nel 1664. 

Questi nuovi giornali avevano formato maggiore, “in folio”, di maniera che per essi si ebbe una nuova impaginazione. Tuttavia il progresso non era uniforme ed ancora nel XVII secolo alcuni fogli di notizie erano pubblicati e diffusi senza un nome proprio.
 
Il generalizzato uso di una testata si affermò gradualmente attraverso il passar del tempo e nel contesto di nominazioni abbastanza ripetitive seppur connesse ai contesti geoolitici:  "Gazzetta" in Italia e in Francia, "Mercurio" (anche "Araldo") in Inghilterra, "Corriere" nelle Fiandre.
 
Da fine '700 e per tutto il XIX secolo i quotidiani divennero un fenomeno epocale dati anche gli eventi che presupponevano le trasformazioni che avrebbero condotto dal Vecchio al Nuovo Regime ovvero dalla Vecchia alla Nuova Europa.
 
Il giornalismo raggiunse comunque l'acme in Inghilterra e la periodicità delle pubblicazioni si può tuttora notare anche nei titoli delle riviste nate in quegli anni, come il Daily Courant del 1702, il Daily Post del 1719 e il Daily Journal del 1720. 

E fu ancora in Inghilterra che videro la luce i primi giornali della sera che in effetti originariamente erano pubblicazioni trisettimanali destinate alle zone lontane dalla capitale londinese accanto a cui si affermarono le prime forme di giornalismo leggero come nel caso del periodico The Tatler e lo Spectator di Joseph Addison. I primi esempi di stampa periodica a carattere non informativo compaiono intorno a metà del Seicento: si trattava soprattutto di pubblicazioni a carattere letterario o scientifico.

da  Cultura-Barocca