Pianta La Terra De Hochelaga Nella Nova Francia, con a sinistra, il Monte Real, disegnata da Giacomo Gastaldi, illustrazione del libro i>Delle Navigationi et Viaggi. La Nuova Francia (in francese: Nouvelle-France) era un'area del Nord America, colonizzata dai francesi nei secoli XVI, XVII e XVIII. Al momento della sua massima espansione, nel 1712, il territorio della Nuova Francia era esteso da Terranova al Lago Superiore e dalla Baia di Hudson al Golfo del Messico. Il territorio era diviso in cinque governatorati, ognuno con la propria amministrazione: Acadia, Canada, Baia di Hudson, Terranova e Louisiana (prolungamento ideale di questo territorio erano la colonia delle Isole sottovento: Saint-Domingue, Guadaloupe e Martinique). Alcune di queste zone, segnatamente la provincia canadese del Québec e parte di quelle di Ontario e Nuovo Brunswick, corrispondono a quello che oggi viene comunemente chiamato Canada francese. |
Giovanni Battista Ramusio (Treviso, 20 luglio 1485 – Padova, 10 luglio
1557) è stato un diplomatico, geografo e umanista italiano della
Repubblica di Venezia.
Fu l'autore del primo trattato geografico dell'età moderna.
Figlio del trevigiano Paolo Ramusio, magistrato della Repubblica Veneta,
fu discepolo del filosofo e umanista Pietro Pomponazzi, fece parte
dell'Accademia Aldina collaborando con il suo fondatore, il famoso
umanista e stampatore Aldo Manuzio, per il quale curò le edizioni aldine
di Quintiliano 1514 e della Terza deca di Tito Livio 1519. Scambiò
fitte corrispondenze con eminenti personalità del suo tempo, quali il
letterato Pietro Bembo e il medico Girolamo Fracastoro.
Appena trentenne divenne cancelliere della Repubblica Veneta e fu intimo
collaboratore del Doge Alvise Mocenigo; dal 1515 fu segretario del
Consiglio dei Dieci.
Raffinato diplomatico, conoscitore profondo di parecchie lingue, venne
inviato quale ambasciatore della Serenissima presso diverse corti
europee.
Resta famosa la sua permanenza presso la corte del re francese
Luigi XII durante la quale si interessò molto alle esplorazioni francesi
nell'America settentrionale. In quegli anni la Repubblica di Venezia
era molto interessata alla via marittima delle Americhe, che vedeva come
un nuovo sbocco per i suoi commerci, messi in pericolo dall'avanzare
degli ottomani nel Mediterraneo.
Tramite le sue amicizie diplomatiche, riuscì ad ottenere sollecitamente i
resoconti dei viaggi dell'esploratore bretone Jacques Cartier, inviato
dal re Francesco I nel Canada, allora "Nuova Francia". La sua grande
abilità nel tracciare mappe gli consentì, sulla sola scorta della
descrizione di Cartier, di far comporre da Giacomo Gastaldi la mappa
della "Terra di Hochelaga" (terra dei castori), che rappresenta con
molta verosimiglianza il territorio della colonia di Ville-Marie,
l'attuale Montréal.
Il Doge gli richiedeva mappe dettagliate di tutti i nuovi porti
commerciali e si fece dipingere da lui, negli appartamenti di Palazzo
Ducale, una carta geografica con tutti i porti del Mediterraneo.
La sua opera più importante, alla quale è legata la sua fama letteraria,
è il monumentale trattato dal titolo Delle navigationi et viaggi,
il primo trattato geografico dell'età moderna, pubblicato fra il 1550 e
il 1606, che riunisce più di cinquanta memoriali di viaggi e di
esplorazioni dall'antichità classica fino al XVI secolo, da Marco Polo, a
Vespucci, alle grandi esplorazioni africane. La pubblicazione di questo
trattato subì varie vicissitudini, poiché il primo volume fu stampato
nel 1550, il terzo volume fu stampato nel 1556, e il secondo volume, il
cui manoscritto era andato distrutto in un incendio, fu stampato postumo
nel 1559, due anni dopo la morte di Ramusio.
L'idea di comporre questo trattato risale sicuramente al periodo in cui
Ramusio ebbe l'incarico di prendere contatti con il navigatore
Sebastiano Caboto, figlio di Giovanni Caboto, per convincerlo a mettersi
al servizio della Serenissima. Ramusio, pur non avendo viaggiato
personalmente nei paesi che descrisse, riuscì a darne una descrizione
molto precisa e veritiera, perché si tenne in contatto con molti
viaggiatori ed esploratori e poté consultarne i resoconti di viaggio.
Con la sua opera, fu l'antesignano di tutta una vastissima produzione
letteraria geografica, fra cui, subito dopo di lui, spiccano le opere di
Richard Hakluyt.