Apricale (IM): all'antico culto delle acque venne sovrapposta la Chiesa di Santa Maria degli Angeli |
Papa GREGORIO MAGNO fu un eccellente sostenitore dell'apostolato degli antichi ordini religiosi ed in particolare di quello svolto dai Benedettini: tra le sue personali aspirazioni primeggiava la lotta alla SUPERSTIZIONE che derivava da ritorni ancora frequenti del radicato paganesimo contro cui il Pontefice diede QUESTE
SUE PRECISE DIRETTIVE COMPORTANTI LA DISTRUZIONE DEGLI IDOLI PAGANI E
LA SALVAGUARDIA DEGLI EDIFICI IN MERITO AD UNA LORO POSSIBILE FRUIZIONE
IN AMBITO CRISTIANO, DOPO SCONSACRAZIONE E RICONSACRAZIONE
Nel Ponente ligure questo grande Pontefice si valse in particolare dell'OPERA DEI BENEDETTINI sia per SCONSACRARE siti di spiritualità pagana, sia per ASSIMILARE PER VIA DI SOVRAPPOSIZIONE CULTUALE CULTI RESISTENTI E MOLTO RADICATI DELLA TRADIZIONE PAGANA nella ciclicità cultuale cristiano cattolica (ASSIMILAZIONE - RICONSACRAZIONE), sia per favorire la rinascita dell' agricoltura in terre disastrate da tante guerre, sia per svolgere una capillare opera di apostolato tra genti ancora sconvolte da guerre e invasioni.
E' altresì vero che - contro le direttive di Gregorio Magno - il processo di SCONSACRAZIONE/RICONSACRAZIONE
non restò esente da danneggiamenti del patrimonio della classicità
ben più gravi di quanto progettato e necessario, anche per la scarsa
competenza dei reperti in cui ci si imbatteva.
A volte ci si limitava ad INCIDERE SEGNI DI CROCE SU SITI RITENUTI DI FORTE VALENZA RELIGIOSO-CULTUALE PAGANA, in altre circostanze il SEGNO CRUCIFORME VALEVA PER DISTRUGGERE REPERTI E/O SCRITTE
non comprese della civiltà pagana.
In altre circostanze reputate di estrema gravità si procedeva ad una DISTRUZIONE
PIU' METODICA ED ICONOCLASTICA SPECIE TRATTANDOSI DI OGGETTISTICA NON
DECIFRABILE E/O LEGATA A TRADIZIONI E PRATICHE SESSUALI SIA SACRE CHE
PROFANE
COME SI PUO' BEN VEDERE IN QUESTO CASO
COME SI PUO' BEN VEDERE IN QUESTO CASO
Ed altresì ricoprire quelle immagini che magari effigiavano discinta la
bellezza muliebre come in questo caso fortuitamente sopravvissuto effigiante ballerine od atlete a seconda delle interpretazioni impegnate un una festa pagana od in qualche manifestazione ginnica cosa non esclusa alle donne (alla condanna di ballerine e ginnaste e contestualmente attrici, mime, cantanti, musiciste ritenute seduttrici per l'esibizione di sé e del proprio corpo concorse la propaganda antislamica attesa l'esistenza di ballerine e danzatrici nell'Islam descritte molto dopo dal Chesney nel suo "Viaggio in Mesopotamia, Caldea e Assiria").
Per poi giungere, nei momenti di massima severità e di estremo antifemminismo connesso alla polemica coi Riformati accusati di immoralità che avrebbero accolto nel loro contesto accettandone la lascivia pur di affermarsi le meretrici fattesi quindi eretiche e poi spesso streghe eretiche, alla persecuzione e alla distruzione, da parte dell'ecumene del Cattolicesimo, di quell'oggettistica studiata comunque e magari furtivamente da molti nel '600 tra cui Fortunio Liceti RAPPRESENTANTE RICHIAMI INDISCUTIBILI ALLA SESSUALITA' APERTAMENTE ESIBITA.
Entro questa "tecnica apostolica" di ROVESCIAMENTO CULTUALE di una tradizione spirituale PAGANO/IDOLATRICA entro i termini del BENE CATTOLICO-CRISTIANO (per via di sconsacrazione, di riconsacrazione o di demonizzazione) poco noto ma importante risulta il caso di MITRA (da DIVINITA' PAGANA BUONA fatto evolvere in DEMONE della spiritualità cristiana) che si individua in modo esemplificativo per tutto il percorso della DIRAMAZIONE OCCIDENTALE DELLA VIA FRANCIGENA "OSPEDALE DEL CENISIO - NOVALESA - VENTIMIGLIA - MARE LIGURE.