Ritratto di LUIGIA PALLAVICINI, Genova, Civica Galleria d’Arte Moderna |
La stesura dell’Ode “A LUIGIA PALLAVICINI
CADUTA DA CAVALLO” di Ugo Foscolo sarebbe avvenuta in una locanda dove
il poeta di Zante, capitano dei volontari cisalpini, stava degente a a
causa di una ferita subita durante il fatto d’armi del 30 aprile 1800
comunemente noto come BATTAGLIA DI FORTE DIAMANTE.
L’ODE, contrariamente a quanto si crede, non nacque come un omaggio
estemporaneo e personalissimo ma era destinata, secondo l’uso tipico del
‘600 e del ‘700, a far parte di una “corona di composizioni poetiche
consolatorie” destinate a celebrare, con il titolo di “OMAGGIO”, la
giovane e bellissima marchesa genovese cui la rovinosa caduta da
cavallo, con la conseguenza di un irrimediabile sfregio al volto,
compromise il fascino sì da indurla a presentarsi in pubblico velata per
il resto della sua esistenza.L'”OMAGGIO A LUIGIA PALLAVICINI” fu stampato dal tipografo genovese FRUGONI nell’anno VIII della Repubblica Ligure e, oltre all’Ode del Foscolo, conteneva composizioni di altri ufficiali ed amici quali Giovanni Fantuzzi (Belluno 1762 – Genova 1800 [cadde nella difesa della “postazione genovese della Coronata”]), Giuseppe Giulio Ceroni (S. Giovanni Lupatoto [Verona] 1774 – Governolo 1813) e Antonio Gasparinetti (Ponte di Piave [Treviso] 1777 – Milano 1824).
X.P. Fabre, Ugo Foscolo |
Tra leggenda e false attestazioni di
completa guarigione è difficile sostenere l’esatta sequenza delle
procedure editoriali: al Carrer, che parla di una Pallavici “riavutasi”
(contrariamente poi alla realtà di una donna che si presentava velata in
pubblico per nascondere i segni sul volto della ferita susseguente alla
caduta), sembrano credibili solo per la parte letteraria, che cioè la
composizione del Foscolo fosse, come è, di gran lunga la migliore (“Vita
di Ugo Foscolo”, p.XXXI, in “Prose e Poesie edite ed inedite di Ugo
Foscolo ordinate da Luigi Carrer e corredate della vita dell’Autore,
Venezia, co’ tipi del Gondoliere, 1842). Più che un augurio per un
COMPLETO RISTABILIMENTO DELLA BELLEZZA della donna, secondo noi si deve
intendere l’OMAGGIO, dai testimoni interni redatto nel maggio del 1800,
ma evidentemente pubblicato nella II metà di quell’anno, solo come una
CONSOLAZIONE ed un AUSPICIO DI COMPLETA GUARIGIONE.