Le guerre su scala locale, specie con il Piemonte Sabaudo, e poi i grandi conflitti internazionali contribuirono alla caduta della Serenissima Repubblica di Genova e quindi sulla scorta della Rivoluzione Francese e poi delle gesta di Bapoleone Bonaparte e dell'Armata d'Italia, come altri Stati italiani, la vecchia Repubblica fu organizzata nella REPUBBLICA LIGURE O REPUBBLICA DEMOCRATICA LIGURE, la cui effimera esistenza passò attraverso fasi drammatiche qui riassunte cui neppure restò estraneo il poeta Ugo Foscolo.
Il tutto fino a quando il Bonaparte fattosi IMPERATORE ASSIMILO' LA LIGURIA NEL SUO DOMINIO, sopprimendo pure altre REPUBBLICHE SORTE SULLA LINEA DEL GIACOBINISMO, IN ITALIA E NON, ED AFFIDANDOLE AI CONGIUNTI COME DOMINI FILOFRANCESI.
La scelta napoleonica comportò luci ed ombre ed accanto a provvedimenti di decisa modernizzazione (si ricordi il Codice Napoleonico ma non solo) comportò opzioni decisamente ben poco accettate specie per la centralizzazione del potere (anche sotto forma di una centralizzazione culturale, nel caso ligure a vantaggio di Genova, con l'impoverimento di antiche, gloriose strutture culturali in particolare ecclesiastiche) e per le opzioni oggettivamente innovative in alcuni settori della Chiesa ma sostanzialmente spesso anticlericali e, nel contesto epocale, mediamente antipopolari, soprattutto in Italia.
E' da dire che Napoleone non fu edotto da quanto aveva dovuto affrontare con pericoli per la sua stessa sopravvivenza la REPUBBLICA LIGURE - come qui si può leggere ai tempi della pur domata CONTRORIVOLUZIONE DEL 1797 = nel contesto dei proclami e dei resoconti d'archivio qui riportati è emblematico quanto dal Governo rivoluzionario scritto il 22 ottobre 1797 a difesa della Rivoluzione (con una notazione da non sottovalutare per i Parroci) sì da farsi basilari divulgatori tra il popolo delle idee nuove di Democrazia ed ancora più cio' che venne espressamente chiesto anzi "invocato" il 19 novembre 1797 ai Parroci [entro il monumentale apparato della Chiesa proprio i Parroci, anche perché stabilmente a contatto con la popolazione -oltre che per la scolarizzazione e vari compiti burocratici svolti in surroga degli Stati- erano molto importanti per l'informazione anche su tematiche non religiose: come nel caso settecentesco delle istruzioni agronomiche e la dispersione di superstizione come la non commestibilità del "pomo di terra" o patata, arma epocale contro le carestie generate anche da tante guerre con relativi saccheggi]. Attesi i noti contrasti in Francia in merito alla "Costituzione Civile del Clero" e quindi il contrasto tra "preti costituzionali" e "preti refrattari" anche in Liguria, pur se entro una diversa prospettiva, si temeva l'influsso del clero sul popolo e della sua possibile invocazione contro il nuovo regime ligure data anche l'enorme struttura clericale che da secoli assisteva lo Stato anche in campo sociale e amministrativo.
Dalla sopra proposta Legge della Repubblica Ligure del 8 marzo 1799 e del 4 aprile 1799 (che potremmo definire di semplificazione in campo amministrativo ligure), promulgata a Genova nel Palazzo Nazionale su sanzioni del Consiglio dei Sessanta, del Consiglio dei Seniori e del Direttorio Esecutivo, editata dalla Stamperia della Gazzetta Nazionale, si evincono molti dati non escluse le considerazioni su istruzione pubblica e stabilimenti religiosi basilari ai fini dell'informazione e della persuasione = data l'importanza della LEGGE DEL 1799 qui di seguito se ne propone una ben leggibile digitalizzazione per Titoli, Parti, Articoli ai fini di una migliore comprensione di questo processo di ammodernameno amministrativo repubblicano:
da Cultura-Barocca