Powered By Blogger

sabato 22 luglio 2017

Frugoni, Comante Eginetico

Su Carlo Innocenzo Frugoni (nato a Genova il 21 novembre 1692 da Giovan Stefano e da Camilla Isola, entrambi patrizi genovesi: morto a Parma il 20 dicembre 1768) vale la pena tuttora di riportaree quanto ne studiò G. B. Spotorno nel V volume della sua Storia Letteraria della Liguria, scrivendo dei Poeti Liguri  dei secoli XVII e XVIII (vedi qui l'Indice del volume V, integrato da altre notazioni, e calcolando che nel volume con i Poeti compaiono altri Uomini di Cultura e di Scienza). Dedicando al Frugoni un ampio spazio critico, sì da porlo in prima fila appunto nel capitolo dedicato ai poeti liguri (anche operanti fuori della Serenissima Repubblica di Genova, in base a quella che oggi si direbbe "fuga dei cervelli"  - tra i casi menzionati dallo Spotorno vale qui la pena di ricordare il genovese Giovanni Granelli e pure Giuseppe Luigi Biamonti di San Biagio della Cima che ebbe un'influenza panitaliana con il suo Addio al Giardino di Boboli, influenza che corse a lungo, senza peraltro fermarsi ma via via trasformandosi, dal Foscolo al Briano in merito alla poesia sepolcrale e delle rovine -). Essendo la Repubblica di Genova principalmente votata all'economia ed al commercio, sì da avere pochi casi di mecenatismo ed un accademismo modesto di fronte a quello di altre grandi città, nonostante il fiorire di talenti artistici e letterari ligustici come anche qui si vede.

Frugoni, figura di spicco nell'accademismo italiano del '700 scrisse molto (forse troppo e su troppi temi ma non senza qualità e sensibilità artistica), anche se tanti suoi contributi come qui, e solo a titolo d'esempio, andarono ad arricchire le raccolte di tante Accademi,e finendo talora per essere dispersi. 
Questo, qui digitalizzato, Volume di Carlo Innocenzo Frugoni (nell'Accademia di Arcadia con il nome pastorale di "Comante Eginetico") e che reca titolo di Rime dell'Abate Carlo Frugoni pubblicate sotto gli auspici della Sacra Real Cattolica Maestà di Elisabetta Farnese Regina delle Spagne (Parma, 1734) - a parte qualche pubblicazione di minor portata - risulta esser l'"unica opera a stampa edita "in vita" di questo prolifico autore, la cui Opera Omnia avverrà solo postuma nel 1779 (Stamperia Reale, Parma) a cura del Rezzonico.
 
Di questo volume delle Rime (ornato da una splendida stampa effigiante come qui si vede Elisabetta Farnese) ecco qui l'Indice, che rimanda a tutte le liriche digitalizzate, opere che come sopra detto spaziano su un'infinità di tematiche. Per curiosità, di questo procedere del Frugoni, rammentiamo alcune sue liriche, una assolutamente spirituale, come nel sonetto redatto, qual uomo di fede e ligure, in merito all'Antro eremitico della Maddalena presso Marsiglia, connesso peraltro a varie tematiche, non escluso certo il tema della "Via della Maddalena", implicante con un richiamo alla spiritualità altresì, implicitamente, un rimando ai pellegrinaggi della Fede, Su questo non si può escludere il fatto generale che in un'epoca di crescente anticlericalismo e di sviluppo di pensiero illuminista, la Chiesa andasse affrontando, tra varie tematiche epocali, il richiamo ad una superiore spiritualità ed a minori sue interferenze nella vita temporale degli Stati ed altre, fondamentalmente guerresche e legate ai successi spagnoli sull'Impero Turco, alle imprese vittoriose di Filippo V "Re delle Spagne" compreso il trionfo nella presa di Orano.