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venerdì 20 luglio 2018

Su Cimiez di Nizza

Nella sua visita alla città di "Cimella" (la romana Cemenelum [oggi Cimiez, quartiere di Nizza in Costa Azzurra]) dopo essersi recato ad un Convento di Francescani ed aver passeggiato entro l'annesso cimitero Luigi Ricca narra di esser stato condotto dalla sua guida presso un convento di Cappuccini intitolato a San Bartolomeo e da lì poi accompagnato, per un percorso di pochi chilometri, ad una "valle oscura", pure nominata "valle del Tempio, o dei Templari" ove, come scrive, vide "...la fontana del tempio, ove i Templari ebbero la residenza di che veggonsi ancora i resti..." mentre all'intorno erano solo rovine, fatta eccezione per la presenza nel chiostro di un sarcofago ed una lapide = in nota precisa poi come la loro presenza fu anche rammentata poeticamente ne "La Valle dei Templari" di cui qui si propone la digitalizzazione da testo antiquario (da Poesie postume di Diodata Saluzzo contessa Roero di Revello..., Torino, Tipografia Chirio e Mina. 1843) ad opera, come suggerisce il titolo conferito alla raccolta poetica, della letterata Diodata Saluzzo Roero autrice legata alla poesia delle rovine, ma anche lugubre e sepolcrale, che fu di molti all'epoca, tra cui l'allora celebre letterato Luigi Biamonti di San Biagio della Cima (IM) - vedine qui varia documentazione compresa la lapide celebrativa della morte riportata dal Bertolotti -, che indubbiamente influenzò Ugo Foscolo per la stesura del "Dei Sepolcri".

Cemenelum era una splendida città romana, con attestati di sofisticata vita romana , come questa svanita nell'oblio dei secoli dopo i danni dei barbari e quindi dopo la distruzioni causate dalle invasioni saracene. Seppur in seguito alla sconfitta di questi ultimi divenne in qualche modo con la vicina Nizza uno dei primi punti di riferimento per il primo tragitto, provenendo da Ventimiglia (IM), verso il Santuario di Santiago di Compostela. 
Della sua grandezza ai tempi di Roma imperiale si riconoscono ancora vari reperti di romanità tra cui resti delle terme e del decumano ma di cui rinvenendosi sepolcri Diodata Roero Saluzzo compose questa altra lirica ispirata al tema delle rovine e della dispersa grandezza...


da Cultura-Barocca